«La nostra impressione è che il pubblico ne voglia ancora. Dopo il recente mini tour celebrativo della riconciliazione, c’è ancora chi ci scrive di volerci vedere e riascoltare dal vivo. Non abbiamo la pretesa di capire quali possano essere le ragioni; di fatto un altro dato certo è che oltre agli affezionati della prima ora abbiamo visto anche tanti ragazzi.
Forse esistono giovani molto più curiosi di quanto voglia farci credere l’algoritmo. Forse esiste un pubblico, più grande del previsto, che non si accontenta della sola musica concepita al computer, che vuole sentire musica arrangiata e suonata in tempo reale e magari anche con una strumentazione insolita. Qualcosa stia cambiando? Sono ipotesi. O solo speranze.
Per chiarezza non ho nulla contro la musica elettronica o a sequenze pre-registrate, anzi. Sebbene il progetto Quintorigo sia nato con tutt’altri intenti, uno tra gli aspetti con cui ci è piaciuto giocare è stato quello di “emulare” suoni e pattern possibili al computer ma suonati davvero. L’album di Quintorigo che forse più degli altri ha affrontato queste possibilità è stato il terzo, In Cattività. Tutto questo per dire che quando torneremo sui palchi per il tour estivo, ai vecchi e a nuovi estimatori pensiamo di dover loro qualcosa di nuovo: oltre a brani dagli album Rospo e Grigio interpreteremo anche estratti da In Cattività.»